Miti: István Orosz designer illusionista//

Un maestro dell'illusione, Istvan Orosz

István Orosz è nato nel 1951 a Kecskemét, in Ungheria.
È pittore, incisore e regista, il suo lavoro si ispira molto a Albrecht Dürer e M. C. Escher, fa grande uso degli anamorfismi e delle rappresentazioni geometricamente impossibili. Per questo mi piace chiamarlo István Orosz il designer illusionista.
È stato allievo di Ernő Rubik, l’inventore del famoso cubo.

Orosz disegna manifesti di grande impatto visivo, usando come basi le sue opere di incisione, dalle quali ricava anche cortometraggi (vedi su youtube). Il suo stile è caratterizzato da immagini a doppia lettura, immagini impossibili e anamorfismi*.

Cenni biografici

István Orosz è un eminente grafico ungherese contemporaneo. È anche riconosciuto per il suo lavoro nel campo dell’incisione, della pittura, della regia e dell’animazione. Il suo forte sono le opere di ispirazione matematica, come illusioni ottiche, anamorfosi, oggetti impossibili e immagini dal doppio significato. In effetti, sono stati fatti confronti tra il suo lavoro e quello di M. C. Escher. Ha co-fondato l’Associazione dei manifesti ungheresi.

Nato il 24 ottobre 1951, István Orosz è cresciuto a Kecskemét, in Ungheria. Orosz ha ricevuto la sua educazione artistica formale presso la Moholy-Nagy University of Art and Design con sede a Budapest. Dopo la laurea nel 1975, ha iniziato a lavorare in teatro come scenografo ed è entrato nel cinema d’animazione come regista e animatore. Ha esplorato diversi rami della progettazione come l’illustrazione e la stampa. Nelle sue opere, mentre applicava tecniche di stampa tradizionali come la xilografia e l’incisione, Orosz si divertiva a usare immagini dal doppio significato, approcci illusionistici e paradosso visivo.

Albrecht Dürer – Melencolia I – 1541

István Orosz designer illusionista


*anamorfismo: l’anamorfismo è un effetto di illusione ottica per cui un’immagine viene proiettata sul piano in modo distorto, rendendo il soggetto originale riconoscibile solamente se l’immagine viene osservata secondo certe condizioni, ad esempio da un preciso punto di vista o attraverso l’uso di strumenti deformanti.

Testo da wikipedia